I prodotti Bio sono veramente buoni?
- Maria
- 15 mar 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 25 mar 2021
Ci sono alcuni cibi in vendita nei supermercati, principalmente frutta, ortaggi e spezie, che hanno un alto rischio di essere stati irradiati. Ecco quali sono e come riconoscerli
L’irraggiamento degli alimenti è un processo molto diffuso di cui si parla poco ma che distrugge le qualità nutrizionali del cibo e può creare composti pericolosi.
Molti degli alimenti che compriamo pensando che siano crudi, quindi con i loro nutrienti vivi, hanno invece subito un processo indicato eufemisticamente come “pastorizzazione a freddo”, ovvero l’irraggiamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti. Il risultato del quale è trasformare un alimento vivo in un alimento morto.
Dovrebbe essere per legge riportato sull’etichetta ma in realtà non compare quasi mai (come poi spiego), e anche i prodotti biologici sono coinvolti. Il trattamento serve a distruggere i batteri e a ritardare il deperimento di alcuni cibi, principalmente dei tipi di frutta e verdura.

L’industria alimentare utilizza un processo di irradiazione dei cibi approvato dall’Oms e dalla FAO, che serve per inibire la germogliazione dei tuberi, ridurre i microbi, inattivare i batteri, ed eliminare insetti e parassiti. Gli alimenti da irradiare sono sistemati su un nastro trasportatore ed esposti a fasci di radiazioni ionizzanti prodotte da cobalto 60 o da un generatore di elettroni.
In Europa questa pratica è regolata dalle direttive quadro 1999/2/CE e 1999/3/CE, le quali stabiliscono che tutti gli alimenti trattati devono riportare la dicitura “irradiato”, ed essere segnalati da specifiche etichette alimentari come questa.
In Italia ( Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1166&area=sicurezzaAlimentare&menu=vuoto) ne è autorizzato l’uso solo su patate, condimenti vegetali: come aglio e cipolla, e spezie.
Secondo un’importante ricerca, l’assunzione di cibi irradiati è molto dannosa per la salute, in quanto essi fanno aumentare la possibilità di contrarre tumori, e causano un degrado della mielina, elemento indispensabile al corretto funzionamento del sistema nervoso, la cui perdita può provocare la sclerosi multipla.
Questi trattamenti danneggiano anche la qualità dei nutrienti nei cibi. Da qui nasce la necessità di trovare alimenti sicuri a Km. 0 e la necessità di integrare i nutrienti indispensabili che il cibo di oggi non ci può dare. Ma anche per questo è fondamentale affidadarsi ad aziende sicure, collaudate nel tempo e riconosciute a livello mondiale per l'alta qualità dei loro prodotti.
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Caro lettore, se tu non puoi avere la mia stessa possibilità ti consiglio di trovare contadini che possono garantirti un cibo sano e fresco nelle tue immediate vicinanze.
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Bibliografia https://www.iss.it/sicurezza-microbiologica-degli-alimenti/-/asset_publisher/3dUYTNU4YVv2/content/alimenti-irradiati
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